La liturgia di queste ultime domeniche ci ha presentato sempre un Vangelo particolarmente illuminante: abbiamo avuto modo di incontrare il Signore Gesù che istruisce i suoi discepoli in ordine a che cosa significhi davvero seguirlo, in verità e nell’autenticità (del resto, la sequela è un tema centrale nella trama narrativa del Vangelo di Marco). E Gesù, di fronte alle loro reiterate incomprensioni, li raduna attorno a sé, riparte da capo, aiutandoli ad approfondire il senso della loro chiamata e lo stile che li deve contraddistinguere. Umiltà e servizio sono le due coordinate centrali, da cui deve poi dipartire la loro missione: è qui che risiede la vera grandezza! E Maria Santissima è stata – e continua ad essere – una maestra di umiltà e servizio, in virtù della sua sconfinata maternità. È solo qui che si rinviene la fonte della vera gioia!
Quante volte lo sperimentiamo anche noi, con la festa di settembre: l’umiltà del servizio (pensiamo, ad esempio, a chi pulisce la verdura, chi lava i piatti, chi serve i clienti, chi riordina gli ambienti, chi sta lì a cucinare per ore, chi si mette a disposizione per un qualsivoglia servizio) genera una letizia “contagiosa” che riscalda il cuore, e presenta a Maria e al Bambino che porta sulle ginocchia, un’offerta particolarmente gradita.
Il mio più sentito ringraziamento va, pertanto, a tutti i volontari, per il grande impegno e la professionalità profusi nel servizio (in tutte le sue molteplici declinazioni) per le feste di settembre. Così come un caloroso grazie intendo rivolgerlo a tutti i fedeli che hanno partecipato numerosissimi alle funzioni liturgiche e a coloro che hanno aderito alle diverse iniziative folcloristiche, invitando a cena parenti, amici e colleghi di lavoro.
Che la Madonna della Bozzola, Regina della Lomellina e Madre di Misericordia, possa ricompensare la vostra fedeltà e vi ricolmi di ogni bene.
p. Fabio, rettore del Santuario